Vincenzo di Sangro

Don Vincenzo de SangroVincenzo de Sangro (Napoli, 28 ottobre 1743 – Napoli, 12 marzo 1790) è stato un massone, alchimista ed ermetista italiano.

Don Vincenzo di Sangro ottavo Principe di San Severo, Grande di Spagna e Duca di Torremaggiore, fu il primogenito di Don Raimondo di Sangro Principe di San Severo e Comandante della Guardia Reale di Re Ferdinando I di Borbone. Dal padre sicuramente il più grande Ermetista del Regno di Napoli, ottenne il tramando diretto degli Arcana Arcanorum, che formeranno la Scala di Napoli, vero condensato del deposito Ermetico della Tradizione Italica. Divenne nel 1770 il secondo Sovrano Gran Hyerophante e Gran Maestro del Rito Egizio Tradizionale ed il Custode della Summa Trasmutatoria, che apprese in seno agli insegnamenti Ermetici del “Cerchio Interno1, ove il Gran Maestro Don Raimondo, aveva individuato i Fratelli più innanzi sul Cammino dell’Arte Regia, selezionandoli fra Massoni aristocratici ed appartenenti ai ranghi più elevati della gerarchia militare, insieme ai componenti della nobiltà legati alla corte, che già operavano con gli Alti Gradi Scozzesi. Questo “Cenacolo Iniziatico”, che univa i migliori Ermetisti del Regno, prese il Titolo Distintivo “Rosa d’Ordine Magno“. Don Vincenzo di Sangro, tenne in vita e trasmise il Cenacolo, che era destinato esclusivamente ai Fratelli che avessero comprovate nozioni operative. Il Sistema fu realizzato per porre in essere una strutturata forma di Massoneria con una valenza fortemente Operativa, la quale arricchita di un simbolismo occulto per molteplici aspetti Rituali, si avvicinava al mito Osirideo.

Custodito all'interno dell'omonima Cappella - Rito Egizio Tradizionale

Stemma della Casata dei Principi di San Severo.

Si accrebbe e consolidò la continuazione di quello che fu il primo nucleo Iniziatico della crescente Massoneria Egizia. Prima della sua morte avvenuta nel 1790, trasmise il tramando di questo sistema Massonico ristretto nella Casata dei Principi d’Aquino ai quali era legato oltre che da un vincolo familiare, da un profondo legame Sottile. Trasmise, Titoli, Saperi, Dignità e Prerogative a Don Paolo d’Aquino che gli succederà nel Grande Magistero Egizio, poiché con lui era stato fra i Discepoli più vicini e fedeli del Principe Alchimista Don Raimondo 2. Nelle sue forme più complete e perfezionate, grazie alla custodia di grandi Iniziati come Don Vincenzo Di Sangro e tutti i Maestri Passati che si avvicendarono nel Governo Spirituale della Fratellanza Hermetica, la Scala Napolitana con i suoi insegnamenti ermetici, giungerà fino ai nostri giorni nell’arco dei secoli, ininterrottamente per continua Trasmissione Iniziatica, mantenendo la denominazione di Rito Egizio Tradizionale, alla quale nel tempo dopo contatti con ambienti dell’Ermetismo francese, si perfezionerà la dicitura con l’aggiunta di Sovrano Gran Santuario di Heliopolis sedente in Napoli. Fu anche, come lo fu suo Padre Don Raimondo, Maestro Venerabile della Loggia Perfetta Unione 3, che Nella Capitale del Regno vide la Luce in qualità di Prima Loggia Massonica Regolare, storicamente attestata e costituita in Italia già nel 1728 4. Ricoprì la prestigiosa carica di Gran Maestro della Primaria Loggia di Napoli 5.

Titoli ed Incarichi

  • Ottavo Principe di San Severo.
  • Grande di Spagna di Prima Classe.
  • Duca di Torremaggiore.
  • Gentiluomo di Corte.
  • Gentiluomo di Camera con Esercizio di Re Ferdinando IV dal 1772.
  • Cavaliere del Supremo Real Ordine di San Gennaro dal 1776 6.
  • Principe di Castelfranco dal 1747 7.
  • Marchese di Castelnuovo.
  • Marchese di Castelvecchio.
  • Barone di Fiorentino e di Dragonara.
  • Utile di Cantigliano, di Torre e Porto di Fortore e di Sant’Andrea.
  • Colonnello-Proprietario del Reggimento di Capitanata.
  • Colonnello del Corpo dei Reali Volontari di Marina.
  • Capitano della Marina delle Reale Armata.
  • 2° Sovrano Gran Hyerophante e Gran Maestro del Rito Egizio Tradizionale, in carica dal 1770 al 1990.
  • Gran Maestro della Massoneria Napolitana.
  • Venerabile Maestro della Loggia la Perfetta Unione.

Bibliografia

  • A Cura del Sovrano Gran Hyerophante Generale e Gran Maestro Fratello Logos, “Rito Egizio Tradizionale Storia Riti e Miti”– Napoli 7 Luglio 2017 – Ed. Riservata ISBN 9788894296433.
  • A cura di Domenico Vittorio Ripa Montesano Ristampa Anastatica degli Archivi Storici del Rito Egizio Tradizionale Sovrano Gran Santuario di Heliopolis sedente in Napoli®, Edizione Originale Riservata Napoli 1911 – Ristampa 2017 ISBN 9788894296419.
  • Domenico Vittorio Ripa Montesano, “Raimondo di Sangro Principe di San Severo primo Gran Maestro del Rito Egizio Tradizionale” – Ed. Riservata Napoli 2011. ISBN 9788894296402.
  • Domenico Vittorio Ripa Montesano,“Origini del Rito Egizio Tradizionale” – Quaderni Egizi di Loggia – Ed. Riservata Napoli 2016 ISBN 9788894296488.
  • A Cura del Sovrano Gran Hyerophante Generale e Gran Maestro Fratello LOGOS,“Rito Egizio Tradizionale Storia Riti e Miti”– Napoli 7 Luglio 2017 – Ed. Riservata ISBN 9788894296433
© Rito Egizio Tradizionale Sovrano Gran Santuario di Heliopolis sedente in Napoli® – 2018. Ultimo agg.to : 30/07/2022 E∴V∴ 

Note

  1. In Enciclopedia TRECCANI, Voce: Massoneria, Sub: Cenni Storici al 2° capoverso.
  2. Testamento Olografo di Don Raimondo di Sangro, stipulato in Napoli il 7 Agosto 1770 depositato in copia presso gli Archivi del Rito Egizio Tradizionale: “E poiché so che capo, principio e fondamento di ogni Legittimo e ben regolato Testamento è l’Istituzione del proprio Erede; perciò in primo luogo nomino, ordino e instituisco mio Erede Universale particolare il Duca di Torremaggiore D. Vincenzo di Sangro, mio dilettissimo Figlio primogenito già Casato, procreato in costanza di Legittimo Matrimonio colla Sig.ra Principessa D.a Carlotta Gaetani d’Aragona mia amatissima e stimatissima Moglie, perché a me succeda a tutti e qualsivogliano miei Beni, sien Feudali e titolati di qualunque titolo, sien Borgensatici e Allodiali, Stabili e Mobili, sien deni o in Casa o né Banchi esistenti, sien gioje, ori e argenti lavorati …” –  Domenico Vittorio Ripa Montesano, “Origini del Rito Egizio Tradizionale” – Quaderni di Loggia – Ed. Riservata Napoli 2016 ISBN 9788894296488.
  3. Ruggero di Castiglione, La Massoneria delle Due Sicilie “I Fratelli Meridionali del ‘700”, Gangemi Editore – Roma pag.150 (nota 86).
  4. Al musicista Francesco Xaverio Geminiani primo italiano ad aderire ad una Loggia Massonica speculativa, che già aveva vissuto e svolto la sua attività artistica a Napoli, fu affidata dal Gran Maestro della Premier Grand Lodge Lord Henry Hare, 3° Barone di Coleraine (1693-1749), unitamente al Fratello George Olivaros la Deputation, per costituire nella Capitale del Regno di Napoli una Loggia Massonica Regolare. Il documento fu siglato d’Ordine del Gran Maestro ad opera del Segretario della Grand Lodge of England Fratello William Reid l’11 Maggio 1728 e conferito ai due Fratelli Italiani il 22 Maggio 1728, data ufficiale della Nascita della Loggia Perfetta Unione – Ruggero di Castiglione, La Massoneria delle Due Sicilie “I Fratelli Meridionali del ‘700”, Gangemi Editore – Roma pagg. 15-16.
  5. Ilario Ranieri, Della rovina di una monarchia. Relazioni storiche tra Pio VI e la Corte di Napoli negli anni 1776-1799 secondo documenti inediti dell’Archivio Vaticano – Torino U. T. E. 1901, pag.436.
  6. Mario A. Fiore, i De’ Sangro Feudatari in Capitanata, Torremaggiore (Foggia) Caputo 1971 a pag. 90 vol. II.
  7. Ruggero di Castiglione, La Massoneria delle Due Sicilie Vol II: E i Fratelli Meridionali del ‘700, pag. 43, Gangemi Editore 2006 ISBN 9788849213799.